Paul e Thérèse Costopoulos, di Montreal, Québec

Il centro storico di CIvitavecchia di notte
Il centro storico di Civitavecchia di notte. Cliccare sulla foto per i credits
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Il 5 novembre scorso sono andato a salutare un blogger e sua moglie, a Civitavecchia. Ci eravamo già visti precedentemente tre volte, una nel Nuovo Mondo e due in Italia. È bello quando il virtuale si fa reale. Mia figlia Elena, 31 anni, su WhatsApp: “Com’è andata con i canadesi??” Le avevo accennato a un blogger canadese, Paul, – presente anche su The Notebook (vedi 1, 2, 3, 4 ecc.) – con cui avevo dialogato molto.

Giovanni: “È andata molto bene. Lui 87 anni, lei 83. Partono da Civitavecchia in crociera per il Mediterraneo e l’Atlantico, un viaggio romantico insieme. Sono franco-canadesi del Québec, di Montreal. Lingua materna francese naturalmente [e non “madre”, fa notare giù Claudio Capriolo, ndr], ma parlano benissimo anche inglese. Hanno questa superiorità, i canadesi, rispetto agli “americani” (che non amano: Paul li chiama Usaers 😂): quasi tutti i canadesi, non solo quelli di Montreal, conoscono le due lingue. Questo, forse, porta a un’apertura mentale più grande”.

Paul Costopoulos, franco-canadese di Montreal
Paul Costopoulos, detto Costo: a 87 anni è ancora un leone. Qui ritratto in un bar vicino al loro albergo

Giovanni: “Paul Costopoulos ha avuto madre francese del Québec e padre greco, emigrato in Canada prima della Seconda Guerra Mondiale. Il greco, più scuro di pelle, si è innamorato di questa splendida ragazza dalla pelle chiarissima. La coppia ha avuto Paul e altri due maschi. Lei però non voleva che il padre parlasse in greco a Paul. Era molto rigida. Pertanto, quando Paul aveva 10 anni, l’emigrante greco tornò in Grecia”.

“Paul si trovò allora in una situazione molto dura. I greci di Montreal lo consideravano francese. I francesi lo consideravano greco. Ma lui si è fatto forza e ha combattuto, si è tirato su, a scuola studiava studiava, leggeva di nascosto la letteratura francese della Francia considerata troppo osé a quel tempo in Canada 😂, studiava i capolavori della letteratura inglese, questi finalmente un po’ puritani 😂”

[A questo punto mia figlia avrà pensato: "Noo, il solito pi***ne di papà". Non ha però usato questa parola, la usa suo padre, ndr]

Le père Lachance, un prete e suo prof, lo ha aiutato a costruirsi, intellettualmente e moralmente. Poi Paul ha conosciuto Thérèse, una splendida ragazza dalla pelle bianchissima e gli occhi azzurri, come la madre, di 4 anni più giovane. Si sono innamorati e sposati”.

Thérèse Costopoulos, 83 anni
Thérèse Costopoulos, 83 anni, valida e vivace compagna di vita di Paul

“Paul Costopoulos, greco canadese che non sa il greco (ma sa il latino meglio di me) ha lavorato fino alla pensione in una struttura per il recupero di delinquenti minorenni annessa al riformatorio di Mont-real, struttura del comune cittadino che, rispetto a Roma, funziona come un orologio. Ha fatto del bene a questi giovani, che l’hanno rispettato e amato. Non era tenero. Poneva dei limiti. Di questo avevano bisogno”.

“Paul e Thérèse Costopoulos hanno tre figli, André, che lavora all’università e scrive di archeologia in contatto con gli specialisti del settore nel mondo. E due figlie gemelle identiche, che avevano fatto una bella carriera a Toronto (la Milano del Canada) ma poi hanno deciso di tornare a vivere con i genitori, non essendosi sposate (il che è incomprensibile, essendo spiritose, intelligenti e carinissime)”.

Piazza Leandra, a Civitavecchia
Piazza Leandra, il cuore del centro storico di Civitavecchia. Cliccate sulla foto per i credits

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“Cara Elena, ti ho raccontato la storia di Paul e Thérèse. Paul è stato uno dei migliori commentatori, forse il migliore, del mio vecchio blog in inglese, compagno di tante avventure della mente sia emotiva che intellettuale. Per cui non posso dimenticarlo”.

“Non è un uomo ricco, ma è più ricco più di tanti e tanti ricchi”.

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“D’altronde, riusciva a dire in 2 righe quello che a me ne richiedeva 50 😂😂”.